Le Pietre, caratteristiche e vantaggi di utilizzo

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Sia per le sue caratteristiche tecniche sia per la sua economicità di impiego la pietra è certamente il materiale più utilizzato. In Italia abbondano pietre di svariata qualità e tipo: scisti, calcari, granito, arenarie, porfidi, travertino, gesso; a volte, persino i ciottoli dei fiumi vengono utilizzati come materiale da costruzione.
Quando la pietra è facilmente divisibile in conci ben squadrati, ritroveremo murature dall’aspetto ordinato e persino elegante; quando, invece, la lavorazione della pietra è più difficile o più costosa, la muratura sarà formata da blocchi informi di varia dimensione, risultando molto rustica e anche meno solida. In entrambi i casi, il costruttore più accorto avrà utilizzato i conci di qualità migliore, di maggiore dimensione e meglio squadrati nei punti più delicati. Questo accorgimento non vale solo per l’abitazione, ma anche per i rustici e le dimore temporanee.
La pietra è un materiale dotato di buona resistenza alla compressione, ma non al taglio e alla flessione. Per questa ragione viene sostituita dal legno nelle strutture sporgenti, come i balconi, i ballatoi e, spesso, negli architravi. Quando, invece, sono costruiti in pietra, talvolta all’architrave viene sovrapposto un arco di scarico sul quale far gravare il peso della muratura sovrastante. Spesso, infatti, l’arco sostituisce gli architrave in pietra, ma è sempre preferito quando occorre chiudere delle aperture più ampie. L’arco è un elemento strutturale assai diffuso nelle costruzioni coloniche e talvolta raggiunge pregevoli effetti estetici.
Per coprire i piani più bassi, come stalle, cantine e magazzini, viene generalmente impiegata la volta a botte, soprattutto quando la base delle murature è parzialmente incassata tra le rocce, in modo tale che le spinte delle volte non compromettano la stabilità dei muri. Nelle aree in cui scarseggia la pietra calcarea e quindi la calce, le strutture murarie sono costruite con quantità minime di legante o, addirittura, completamente a secco, aumentando però lo spessore dei muri, che può raggiungere e anche superare il metro.
L’uso dell’intonaco sulle murature in pietra varia da regione a regione. I muri più belli, realizzati con pietre squadrate, normalmente vengono lasciati con la “faccia a vista”. Le murature grossolane invece sono intonacate, spesso anche a “pietra rasa”.
Nei luoghi dove calce e sabbia sono difficilmente reperibili, l’intonaco viene applicato solamente sulla facciata principale, su quelle più esposte alle intemperie e intorno a porte e finestre. Nelle case di montagna, invece, l’intonaco è poco utilizzato perché si adatta poco al rigido clima invernale.
Quando è facilmente riducibile a lastre di pochi centimetri, come lavagne o calcari lastriformi, la pietra viene usata anche per le coperture dei tetti. Le lastre sovrapposte orizzontalmente possono raggiungere pendenze elevate superiore a 45 gradi, come nei trulli pugliesi.

Posted on 23 aprile 2014 in NEWS, PARLIAMO DI ARCHITETTURA

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