Sempre più importante, nell’agriturismo, è il cosiddetto marketing esperenziale, con il quale si cerca di creare emozioni ed esperienze positive e solide nel tempo.
Per esempio, con il soggiorno in agriturismo in tasi casi il cliente cerca di vivere in modo diverso dallo stile di città, immergendosi nella cultura del mondo rurale e nella storia legata a quel territorio, vivendo un periodo ad intensità culturale. Esperienze di questo tipo, se gestite bene, rimarranno a lungo nel vissuto del frequentatore.
La possibilità di imparare a cucinare qualche piatto tipico, la degustazione di un pranzo o di una cena basata su questi piatti, anche come momento di condivisione, sono modalità per conoscere il territorio e per richiamarlo alla memoria, ogni volta che, rientrato a casa, il consumatore ripeterà la preparazione o il consumo di quei piatti.
Il marketing sensoriale è un supporto al marketing esperenziale, ed è l’insieme delle tecniche che mirano a coinvolgere i cinque sensi dell’acquirente. Il concetto alla base di questa strategia è che il consumatore non fa le proprie scelte in modo totalmente razionale, e le sue decisioni in molti casi rispondono a necessità psicologiche piuttosto che a bisogni riconducibili alla razionalità.
Da tempo si presta attenzione alla vista e all’udito, con il potere evocativo delle immagini e delle musiche.
Oggi si riconoscono le potenzialità degli altri sensi, e in particolare dell’olfatto. Non a caso, in certi punti vendita vengono diffusi aromi che riescono a sollecitare determinati ricordi del consumatore, contribuendo a creare un’atmosfera più piacevole.