A differenza degli altri materiali da costruzione, il legno non è soggetto a forme di degrado derivanti da azioni fisiche quali, per esempio, gli sbalzi di temperatura. Sono piuttosto le condizioni ambientali molto sfavorevoli, in particolare l’eccessiva umidità, che possono provocare l’attacco biologico da parte di insetti, funghi o batteri. La maggior parte di questi attacchi interessa solo la superficie del legno e necessita di molto tempo prima di provocare danni che non siano riparabili con trattamenti, integrazioni, riparazioni o rinforzi.
Tra i più comuni agenti del degrado biologico vi sono insetti come capricorno delle case, termiti, formiche del legno, vespe del legno e tarli. Tranne le termiti, la presenza di questi insetti è visibile sia dai fori e dalle gallerie che scavano sia dagli eventuali residui di polvere di legno. L’azione delle larve è anche udibile appoggiando l’orecchio alle strutture interessate o utilizzando strumenti quali un comune stetoscopio.
Per valutare l’entità del danno sarà però necessario esaminare la parte deteriorata mettendola a nudo con un’accetta. In questo modo si potrà accertare quale insetto stia attaccando il legno e quindi effettuare la disinfestazione più appropriata. In caso di presenza di termiti è necessario individuare e distruggere il termitaio, bonificare il terreno circostante e procedere alla sostituzione dell’elemento danneggiato.
Il legno può essere attaccato anche da funghi e batteri. Perché questo accada devono sussistere condizioni ambientali favorevoli, quali la presenza (superiore al 20%) di acqua nel legno; condizioni tuttavia difficilmente riscontrabili. Si dovrà prestare molta attenzione a quei punti particolarmente critici come le teste delle travi appoggiate su murature umide, il degrado del manto di copertura che consente infiltrazioni d’acqua, perdite di tubi ecc. Se il legno non fosse degradato al punto da dover essere sostituito, sarà necessario eliminare le cause dell’umidità e praticare un trattamento con fungicidi