L’impianto elettrico

Per quanto un’abitazione sia modesta, piccola o sperduta in mezzo alla campagna, oggi sarebbe inconcepibile immaginarla senza un moderno impianto elettrico. Eppure, fino a pochi decenni fa, molti edifici rurali, specialmente in montagna, erano sprovvisti di elettricità o avevano un impianto costituito semplicemente da un contatore e da un cavo elettrico dal quale si dipartivano fili e treccine più o meno sottili, spesso volanti o fissati da chiodini, talvolta da reggicavi di ceramica. Prese e interruttori erano esterni, i contatti realizzati direttamente, protetti al massimo da tessuto isolante. Appese al soffitto, al centro delle stanze, c’erano lampadine da poche candele poste direttamente nei portalampade o nei minuscoli lampadari di celluloide azzurri, attaccati alla parete, invece, i caratteristici lampadari con braccio in ottone e campana in vetro.
Da allora l’impiantistica si è evoluta in maniera così rilevante che attualmente apposite leggi stabiliscono precisi criteri per l’installazione di nuovi impianti e per garantire l’efficienza e la sicurezza di quelle esistenti, e alle quali ci si deve attenere quando si parla della “messa a norma dell’impianto elettrico” degli edifici di abitazione. In realtà devono essere applicate anche agli impianti radiotelevisivi, alle antenne e ai parafulmini, agli impianti di riscaldamento e di climatizzazione, a quelli idrosanitari, di utilizzazione del gas, di sollevamento di persone o cose e di protezione antincendio. Le normative riguardano tutte le nuove installazioni, le trasformazioni e gli ampliamenti degli impianti ed anche tutti gli impianti elettrici esistenti che dovranno essere dotati di impianto di messa a terra e di interruttori differenziali ad alta sensibilità, meglio conosciuti come “salvavita”.
Qualsiasi installazione o intervento su un impianto elettrico devono essere effettuati da un’impresa o da un artigiano che siano in possesso del certificato di abilitazione tecnico-professionale rilasciato dalle commissioni provinciali per l’artigianato poiché al termine dei lavori dovrà consegnare al proprietario dell’abitazione una dichiarazione di conformità alla normativa degli impianti realizzati, che dovranno essere stati eseguiti a regola d’arte e con materiali e componenti che rispettino le norme tecniche di sicurezza.

Posted on 24 aprile 2015 in PARLIAMO DI ARCHITETTURA

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