La Toscana ha visto nascere tanti ingegni, e se ne coglie il respiro in ogni borgo, in ogni città.
“La Toscana era l’unico paese al mondo che fosse una casa: il resto d’Italia, e Francia, Inghilterra, Spagna, Germania, erano Repubbliche, Monarchie, Imperi, non case”. Parola di Curzio Malaparte.
E cosa può succedere, in un posto che nasce, per storia e per cultura, come una casa? La casa è il luogo delle nascite, o almeno lo è stato per millenni. E questa, la terra delle Tre Corone, degli umanisti, del Rinascimento, di Michelangelo, Lorenzo il Magnifico, Leonardo, Puccini e tanti altri, non è stata solo una culla di uomini. Perché il primo passo fuori di casa è sempre l’inizio di un viaggio, e i grandi uomini di queste terre, con le loro opere e le loro idee, hanno saputo portare la loro casa nel mondo, e fare del mondo la loro casa.
Passeggiando per le città della Toscana, si cerca di coglierne il respiro, di immaginare come doveva essere, questa casa di tanti ingegni, che in un tumulto mai più eguagliato ospitava le menti più precoci e creative del tempo.
La Toscana racconta le tante nascite e rinascite d’Italia, e questo forse spiega il fascino sprigionato da questi posti, di cui molti sembrano aver letteralmente fame, al punto da lasciare le loro vite altrove per venire qui, dove sono nate cose grandi, ma dove il mondo sembra ancora avere le stesse misure dei sui abitanti.
Scriveva sempre Malaparte: “ Sarà forse che i toscani non sono come i bovi, che vedono tutto in grande: ma è certo che non perdono mai di vista la misura del mondo, e i rapporti, palesi e segreti, fra gli uomini e la natura”.